Cittadinanza e costituzione


conCittadini: Il gioco della legalità nella quotidianità e nella globalizzazione

Le classi 1D, 2D, 4AL hanno realizzato due video  il primo DIARIO DI BORDO riassume le fasi del progetto il secondo FORSE è UN PO’ TROPPO mette in scena due piccoli filmati che illustrano i temi della responsabilità personale e della manifestazione del consenso.

Cosa vuol dire oggi “Educazione alla legalità” rivolta a noi adolescenti?

Significa misurarsi con una situazione paradossale e tante difficoltà .Queste secondo noi sono le cause:

1. Una diffusa crisi del ‘senso civico’, riscontrabile anche nel mondo adulto, che si traduce in scarsa fiducia nelle istituzioni, calo della partecipazione sociale, riflusso nel privato.

2. La propensione al rischio, alla trasgressione e alla ricerca dell’autonomia, che rappresentano tratti caratteristici di noi adolescenti

3. Le sempre maggiori difficoltà di dialogo intergenerazionale, che hanno portato i giovani a costituirsi come ‘mondo a parte’, in posizione marginale rispetto alla comunità locale e alle Istituzioni

4. Il prevalere, tra gli adolescenti, di valori legati alla sfera individuale e affettiva, rispetto alla dimensione sociale e politica.

Gli obiettivi del progetto che ormai portiamo avanti da quattro anni sono quindi:

1. promozione della legalità democratica, della responsabilità e della cittadinanza, fondamentali per la convivenza civile;

2. diffusione di una educazione alle regole;

3. acquisizione di conoscenze specifiche rispetto al tema affrontato;

4. acquisizione di competenze nella progettazione e realizzazione di strumenti didattici;

5. cercare di sviluppare la scuola come centro territoriale di educazione alla legalità.

Quali saranno gli obiettivi che anno dopo anno cerchiamo di raggiungere?

cercare di sviluppare  una maggiore consapevolezza sulla legalità ed illegalità dei comportamenti agiti,

stimolare una riflessione prima di attuare un comportamento automatico o legato all’emotività;

confrontarsi su tutto ciò che è illegalità, violenza e discriminazione;

acquisire competenze di risoluzione non violenta dei conflitti;

aumentare la capacità di analisi dei fenomeni sociali che ci troviamo  a vivere.