Asini interattivi, app e simulatori, le novità tecnologiche di Handimatica 2017


L’undicesima edizione della mostra nata per integrare nel mondo del lavoro, nelle scuole e nella società, persone con disabilità, presenta i suoi prodotti

Un asino di legno a cui sono collegati dei sensori che, una volta toccati, attivano una voce che spiega a cosa serve quella parte del corpo. E’ il primo dispositivo interattivo in cui ci si imbatte visitando la mostra Handimatica, arrivata alla sua 11^ edizione, organizzata dalla fondazione ASPHI Onlus per integrare nel mondo del lavoro, nelle scuole e nella società, persone con disabilità attraverso l’uso delle tecnologie digitali . L’asino interattivo permette di apprendere in modo diverso da un libro alcune nozioni fondamentali; i ragazzi, che lo testavano, sembravano molto divertiti e interessati.

Se un’immagine può esprimere più di mille parole, per chi nasce con disabilità visiva un modello 3D può esprimere più di mille immagini. Questo è quello che spiegano allo stand Irifor  Macerata: questo istituto sta cercando di diffondere nelle scuole sempre più stampe 3D in PLA di qualsiasi modello architettonico o oggetto, così che anche gli studenti con disabilità visiva possano esserne facilitati nella comprensione. L’istituto ha realizzato anche un sistema di orientamento per l’interno di qualsiasi edificio, composto da mappe tattili tridimensionali, targhe in Braille da affiggere alle porte e sistemi di orientamento per terra, così da garantire a tutti l’accesso autonomo a tutte le aree di un determinato edificio.

Ed è stata realizzata da Irifor anche la app iSee, un simulatore di visione per dispositivi smartphone, che, una volta rilevata un’immagine dalla fotocamera,  applica un filtro che simula una patologia ottica. L’obiettivo è quello di far comprendere a genitori e insegnanti ciò che vedono gli occhi dei loro bambini o ragazzi.

Tra le altre novità presentate, la stanza Fluo room,  un ambiente completamente buio, tappezzato da stampe realizzate su fogli di carta normale con colori fluorescenti, creato per stimolare la vista di coloro che hanno problemi agli occhi; giochi come quelli realizzati dal Politecnico di Torino, reperibili anche su internet gratuitamente, che servono a permettere ai ragazzi con disabilità di giocare al computer senza il bisogno di usare tastiera e mouse e, infine, Click 4 all, un sistema di controllo che, con pochi pulsanti, più grandi rispetto a quelli della tastiera,  semplifica l’uso del video terminale permettendo di inviare e-mail e foto e cercare informazioni su internet.